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NUMERO 8 |
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Gennaio 2024 |
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CORTE DEI CONTI EUROPEA
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IN QUESTO NUMERO
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ALL’ORIZZONTE…
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La politica industriale dell’UE in materia di microchip messa alla prova
Previsti investimenti per 43 miliardi di euro entro il 2030 per rafforzare il settore dei semiconduttori. Una strategia efficace?
In alcuni Stati membri la produzione di automobili si è ridotta di un terzo a causa delle carenze nell’approvvigionamento di microchip durante la pandemia di COVID 19. Per lo stesso motivo, nel settore della tecnologia medica i tempi di attesa si sono prolungati. Tali carenze, unite alle recenti tensioni geopolitiche, hanno indotto le principali nazioni industrializzate del mondo a rivedere la propria posizione nella catena di approvvigionamento dei semiconduttori. Si è inoltre diffusa la consapevolezza che i microchip sono un fattore chiave per la transizione verde e digitale e per le future catene del valore strategiche. (Per saperne di più)
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Le nostre auto sono davvero più “verdi”?
L’UE punta a un parco veicoli a emissioni zero entro il 2035. La Corte dei conti europea ha verificato se si è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo.
Le emissioni di biossido di carbonio nei trasporti costituiscono ancora circa un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE e per oltre la metà sono prodotte dalle auto. L’UE, nel tentativo di conseguire la neutralità carbonica entro il 2050, ha fissato valori-obiettivo ambiziosi per ridurre l’inquinamento delle auto. Una tappa fondamentale consiste nell’immettere sul mercato solo auto a zero emissioni a partire dal 2035. Una relazione della Corte dei conti europea, in fase di pubblicazione, offre una panoramica iniziale sull’attuazione del regolamento UE che mira a ridurre le emissioni prodotte dalle auto nuove per raggiungere i valori-obiettivo climatici. (Per saperne di più)
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DATI ONLINE
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Quadro di valutazione degli appalti pubblici: una guida alle tendenze nel settore
La Corte dei conti europea ha varato uno strumento interattivo per migliorare la trasparenza nel settore degli appalti pubblici.
La trasparenza è uno dei pilastri del lavoro di audit della Corte. In quanto salvaguardia essenziale contro il rischio di frode e corruzione, la trasparenza contribuisce a far sì che i cittadini possano conservare la loro fiducia nell’UE. È questo il motivo per cui la Corte dei conti europea si adopera per rendere di pubblico dominio quante più informazioni sul proprio lavoro possibili, in un formato semplice e di facile fruizione. In dicembre, la Corte ha pubblicato una relazione illuminante sugli appalti pubblici nell’UE, nella quale ha affermato che la concorrenza per gli appalti pubblici è molto diminuita nell’ultimo decennio. Per di più, la Corte ha contribuito specificamente alla trasparenza varando il proprio quadro di valutazione degli appalti pubblici. Se vuoi saperne di più sulla situazione in questo ambito del vostro paese o settore rispetto ad altri, perché non provi a utilizzarlo? (Per saperne di più)
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Special report: The coordination role of the European External Action Service
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